lunedì 16 gennaio 2012

Oggi dovevamo..



Oggi dovevamo fare il day-hospital con Lupita per l'iniezione della tossina botulinica, ma dato che a Pita è venuta la tosse il tutto è stato rimandato a data da destinarsi.

Si è arrivati alla tossina botulinica dopo che lo scorso aprile è saltato l'intervento ai tendini. (leggi qui)
Arrivati a settembre, dovendo riaffrontare il discorso intervento abbiamo ri-espresso le nostre titubanze sul far affrontare a Lupita un intervento, seppur veloce in day-hospital, che l'avrebbe portata comunque a un mese di gesso, titubanze supportate anche dal fatto che Lupita cresce molto velocemente e quindi a oggi, l'eventuale intervento di aprile sarebbe quasi ad effetto nullo. Oltre a questo c'è anche la conferma di altri specialisti sul fatto che, l'equinismo dei piedi (per equinismo si intende un atteggiamento del piede con iperflessione plantare maggiore ai 90° che può essere secondaria ad una retrazione del tendinde di Achille  specialistidelpiede) è dovuto ad uno schema mentale, schema che non si può correggere con un intervento chirurgico. Quindi la proposta alternativa della nostra terapista in accordo con il nostro fisiatra è stata per l'appunto la tossina botulinica. Con questa e con una adeguata terapia riabilitativa post intervento, si dovrebbe riuscire a lavorare meglio sui piedi di Pita, ritardando l'intervento ai tendini di Achille.
Non sarei sincera se dicessi che questa seconda opzione è stata accolta senza titubanze. Il fatto di trovarsi di fronte al "proviamo così" non ci rassicura molto e poi anche su questo tipo di terapia ci sono molti pareri contrastanti. Forse ci ha "convinti" maggiormente il fatto che la tossina ha una durata temporanea, o forse semplicemente l'ago della bilancia dell'eterno dubbio sulle decisioni da prendere questa volta si è fatto influenzare maggiormente verso il si. In fondo tocca sempre a noi decidere. Non voglio sminuire il parere dei medici e soprattutto il parere della nostra terapista che veramente ci mette tutta se stessa per seguire in nostri bambini e a mio parere lo fa in modo egregio; ma gli interventi... non ci hanno mai convinti fino in fondo. E poi le nostre sensazioni meritano di essere ascoltate. In più noi dobbiamo fare i conti con il fatto che Pita non è una bimba a cui puoi fare una iniezione da sveglia pretendendo che, seppur per due secondi, stia ferma immobile; è necessario fare il tutto in sedazione profonda. Quindi anestesista e quant'altro.
Abbiamo iniziato la scorsa settimana con una silente forma di auto-convinzione sul fatto che fossimo pronti ad affrontare la giornata di oggi, tutto era organizzato, analisi del sangue fatte e perfette, mancava solo di aspettare il giorno 16 per incontrare anestesista e per fare la tossina. Non c'era però la tranquillità di una decisione convinta. Sentivamo tutti la tensione per questo giorno e oltre a questa sensazione anche tutto intorno a noi era "non equilibrato". Sono discorsi strani a cui uno può credere o meno ma, io penso che tutto è energia e quando qualcosa non va le energie vengono scosse e per questo qualcosa si rompe..   Pita che non si ammala quasi mai giovedì comincia con una lieve tosse, Venerdì per scrupolo la tengo a casa, lei è tranquilla, ma io no, ho un dubbio e così chiamo l'infermiera dell'ortopedia dicendole di Pita, mi risponde che è meglio andare in mattinata a parlare con l'anestesista ... e così alle 11.30 sono in ospedale con le mie due signorine. Il verdetto da ragione ai miei dubbi, l'anestesista sconsiglia l'intervento.
In due secondi ho pensato alla settimana passata, all'ansia, al martedì trascorso con Ruby al pronto soccorso per l'otite, alle mille cose da fare cercando di incastrare tutto per il lunedì successivo... per nulla! Urlo!!!!????
No SORRIDO !
Sorrido perché mi sono sentita sollevata, sono uscita dall'ambulatorio dell'anestesista decisamente pimpante. Ho portato l'esito della visita all'infermiera e poi con le pine siamo andate fuori a pranzo come se avessimo dovuto festeggiare un evento!
Mentre caricavo le pine in macchina all'uscita dell'ospedale mi chiama Fabio, tempismo perfetto, che alla notizia … SORRIDEVA!
Lo so da me che con i bambini in generale gli interventi sono sempre un punto di domanda fino al giorno stesso, in più questo non è uno dei periodi migliori per sperare di non avere nemmeno un raffreddore. Io però comincio davvero a dare sicurezza alla mia convinzione che questa, almeno per ora, non sia la strada giusta per Pita. Per me lei adesso sta bene così non ha bisogno di interventi di questo genere.
E’ serena e in questi ultimi mesi ogni giorno ci da modo di notare i grandi progressi che sta facendo, anche a livello di maturità emotiva. Io che da sempre ho l’ansia delle visite temendo il suo caratterini ultimamente mi sono dovuta ricredere vedendola affrontare quello che prima la rendeva isterica con una semplicità e simpatia che scioglie chiunque lei abbia davanti.
Dando priorità al necessario credo che la serenità di Pita sia decisamente più necessaria di un intervento a mio (profano) parere non necessario oggi.

1 commento:

  1. Sono pienamente d'accordo con tutto.Abbiamo passato anche noi la tossina a mente fredda, per Elena e ne è stata talmente terrorizzata che solo il pensiero di rifare delle iniezioni con aghi così grossi, la mette in uno stato di ansia che nemmeno immagini. Da quel giorno abbiamo deciso che per lei era meglio fare qualche esercizio in più ma mai più iniezioni di nessun genere. Ciao Tullia.

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